
Come funziona il diritto di precedenza? - Giustiziabrescia.it
Il diritto di precedenza nelle assunzioni rappresenta una tematica di grande interesse nel mondo del lavoro.
Questa materia ha suscitato numerose domande tra i lavoratori che desiderano comprendere meglio le proprie opportunità e diritti.

In questo articolo andremo a chiarire come funziona il diritto di precedenza, chi ne beneficia e in quali circostanze può essere esercitato.
Diritto di precedenza: cos’è e a chi si applica
Il diritto di precedenza nelle assunzioni è un meccanismo che garantisce ai lavoratori la priorità nell’essere riconsiderati per nuove opportunità lavorative offerte dallo stesso datore di lavoro. Questo privilegio si estende sia ai dipendenti con contratti a tempo determinato o indeterminato ma part-time, che aspirano ad un ampliamento dell’orario lavorativo, sia a coloro che hanno terminato un rapporto lavorativo stagionale o a termine e sperano in una nuova assunzione.

I lavoratori con contratti a tempo determinato godono del diritto di precedenza per le nuove assunzioni effettuate dal datore su posizioni equivalenti alle mansioni precedentemente svolte. Per far valere tale diritto è necessario aver completato almeno 6 mesi di servizio sotto contratto a termine e manifestare esplicitamente la propria intenzione entro 12 mesi dalla scadenza del proprio contratto.
Per esercitare il proprio diritto alla priorità nell’assunzione, il lavoratore deve presentare una dichiarazione espressa al datore di lavoro entro i termini previsti dalla legge. La Corte di Cassazione ha chiarito che tale manifestazione d’intenzione deve essere inequivocabile ma non necessita della citazione delle norme legali specifiche o l’utilizzo di formule particolari.
Un ulteriore aspetto importante riguarda le lavoratrici madri in congedo per maternità, alle quali è riservata una speciale considerazione nel computo dei periodi utili all’acquisizione del diritto di precedenza. Ciò significa che anche i periodi trascorsi in astensione obbligatoria concorrono alla maturazione dei requisiti necessari per beneficiare della priorità nelle riassunzioni.
Per quanto concerne il settore privato, diversamente da altre categorie menzionate precedentemente, i dipendenti part-time non godono automaticamente del diritto alla trasformazione del loro rapporto in full-time o all’estensione delle ore. Nel pubblico impiego, però, esistono regole specifiche che favoriscono tali trasformazioni dopo un certo periodo dall’assunzione originaria.
Il sistema normativo offre diverse forme attraverso cui viene garantito il principio della preferenza nelle riassunzioni o nella conversione dei rapporti da part-time a full-time. È fondamentale conoscere questi meccanismi per poterli sfruttare efficacemente nella tutela dei propri interessamenti professionali.