Validazione Assegno d’Inclusione: svolta significativa, adesso è molto più semplice

Arriva una svolta significativa riguardante l’Assegno di Inclusione: nel dettaglio si parla della validazione che adesso è molto più semplice.

L’Assegno di Inclusione è quella misura di sostegno che ha sostituito il reddito di cittadinanza. Ovviamente, come anche per il sistema di sussistenza precedente, tutti i percettori dovranno stare attenti a rispettare diverse norme ed obblighi per non vedersi revocare la misura all’improvviso. Essere a conoscenza delle varie clausole resta essenziale, non solo per evitare di perdere il beneficio, ma anche in caso di violazione degli accordi.

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Semplificata la validazione dell’Assegno di inclusione – Giustiziabrescia.it

Infatti chi ne beneficia dovrà anche aderire alla partecipazione attiva a tutte le attività formative di lavoro, nonché anche alle misure di politica attiva. Nel corso dei mesi però, in molti hanno trovato difficoltà per quanto riguarda la validazione del provvedimento. Adesso però arriva una semplificazione importante da parte dell’INPS che renderà più semplice la vita a tutti i percettori della misura di sostegno; vediamo cosa cambia.

Validazione Assegno d’Inclusione, c’è la svolta: semplificata la vita ai percettori

L’INPS ha recentemente fornito dettagli cruciali riguardo la verifica dei requisiti per l’Assegno di Inclusione (ADI) tramite il messaggio del 13 maggio 2024, n. 1816. Per agevolare il processo di verifica, l’Istituto ha attivato un servizio online denominato “Validazione delle Certificazioni ADI”. Questo servizio consente all’ASL competente di validare la dichiarazione presente nella domanda di ADI. Il processo di validazione avviene previa individuazione degli operatori abilitati e consente una gestione più efficiente delle domande.

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Le novità dell’INPS riguardanti l’assegno di inclusione – ( Foto ANSA) – Giustiziabrescia.it

L’INPS deve verificare specifici requisiti per riconoscere il diritto all’Assegno di Inclusione. Questi includono le condizioni di svantaggio e l’inserimento nei programmi di cura e assistenza, come indicato nella domanda di prestazione. Le verifiche coinvolgono diverse Amministrazioni, tra cui i Comuni e le ASL. Inoltre sempre l’Istituto ha trasmesso i codici fiscali dei richiedenti ai Comuni interessati tramite la piattaforma GePI e alle ASL tramite il nuovo servizio online.

Se le verifiche avranno esito positivo, le domande saranno progressivamente accolte e i pagamenti saranno effettuati secondo il calendario prestabilito. L’INPS ha comunicato il calendario dei pagamenti dell’ADI tramite il messaggio del 26 febbraio 2024, n. 835. Le date previste per i pagamenti sono il 15 del mese per i primi pagamenti e il 27 per tutti i rinnovi. A partire da aprile 2024, l’INPS ha anche iniziato a erogare i pagamenti delle domande di ADI per le quali non sia stato comunicato l’esito delle verifiche entro sessanta giorni dalla comunicazione INPS, come previsto dalla normativa.

Questo garantisce che i beneficiari non debbano attendere indefinitamente per l’esito delle verifiche. Il servizio “Validazione della Certificazioni ADI” permette all’ASL competente di confermare le certificazioni attestanti le condizioni di svantaggio per il richiedente e per i membri del nucleo familiare. Questo include l’inserimento nei programmi di cura e assistenza con data antecedente alla presentazione della domanda di ADI. Gli operatori delle Strutture sanitarie abilitati possono accedere alla lista delle richieste da validare tramite il servizio web dedicato.

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