
Legge 104: nel 2025 cambia tutto - (giustiziabrescia.it)
Ecco tutte le novità legislative del 2025 riguardanti la Legge 104, il vero e proprio pilastro del welfare italiano
Nel 2025, la Legge 104 ha subito modifiche significative con l’obiettivo di migliorare concretamente la qualità della vita dei lavoratori affetti da disabilità gravi o malattie invalidanti e dei loro familiari. Il nuovo testo normativo introduce vantaggi più ampi in termini di permessi, congedi retribuiti e snellimento delle procedure burocratiche, segnando un passo importante nella tutela dei diritti delle persone fragili e di chi se ne prende cura.
Le modifiche introdotte alla Legge 104 nel 2025 rappresentano un’evoluzione concreta delle politiche sociali italiane, in linea con una crescente sensibilità verso le fragilità. L’estensione dei permessi, l’aumento della flessibilità, il miglioramento dei congedi e la semplificazione delle procedure offrono una risposta moderna e funzionale ai bisogni di migliaia di famiglie.
Legge 104: tutte le novità
Una delle modifiche più rilevanti riguarda l’ampliamento delle ore di permesso retribuito. Restano confermati i tre giorni al mese, ma il legislatore ha deciso di offrire una maggiore flessibilità, permettendo ai lavoratori di optare anche per permessi a ore. In particolare, chi lavora per almeno sei ore al giorno può richiedere fino a due ore di permesso giornaliero; chi invece ha un orario inferiore può usufruire di un’ora al giorno.

Questa novità risponde a una necessità concreta: molti lavoratori trovavano difficile concentrare tutta l’assistenza in tre giornate intere. Con la possibilità di suddividere il tempo in ore, si rende più semplice conciliare gli impegni familiari con quelli professionali. Il beneficio si applica sia ai disabili in possesso della certificazione di gravità (art. 3 comma 3 della Legge 104) sia a chi presta loro assistenza.
Un’altra novità riguarda il congedo straordinario retribuito, che finora aveva una durata massima di 24 mesi, usufruibile una sola volta nella vita lavorativa. Con la nuova norma, il congedo è stato esteso per i lavoratori affetti da patologie oncologiche o con una percentuale di invalidità pari o superiore al 74%. Questa misura mira a offrire un sostegno concreto a chi affronta lunghi periodi di cura, terapie invasive o ricoveri frequenti.
Inoltre, si conferma la possibilità di frazionare il congedo nel tempo, adattandolo alle necessità specifiche della persona. Anche i familiari possono richiedere il congedo per assistere il parente malato, sempre nel rispetto del limite massimo previsto.
Per facilitare l’accesso ai benefici, l’INPS ha introdotto nuove modalità operative che semplificano l’iter burocratico. Innanzitutto, è stata avviata una “valutazione unica” per tutti coloro che presentano domande per invalidità civile, Legge 104 e prestazioni collegate. In pratica, si effettuerà una sola visita medica anziché tre distinte, riducendo così i tempi di attesa e il carico di stress per l’interessato.
In aggiunta, è stato potenziato l’uso della documentazione sanitaria già in possesso dell’INPS. Questo significa che i cittadini non dovranno ripetere visite inutili se i dati sono già sufficienti per l’accertamento. Le visite dirette saranno richieste solo in casi specifici, quando la documentazione non risulta adeguata o chiara.
Anche i genitori con figli affetti da disabilità grave ricevono nuove tutele. Fino al compimento del dodicesimo anno di età del figlio, hanno diritto a tre giorni di permesso retribuito ogni mese, oppure alla possibilità di richiedere due ore di permesso giornaliero. L’obiettivo è sostenere le famiglie durante le fasi più delicate dello sviluppo del bambino, senza mettere a rischio la stabilità lavorativa dei genitori.
Va ricordato che questi benefici si applicano anche ai genitori affidatari o adottivi, e che possono essere utilizzati alternativamente tra madre e padre, secondo le esigenze familiari.