
Il proprietario può trattenere la caparra se lascio la casa in affitto prima? - Giustiziabrescia.it
Se si lascia prima l’appartamento in affitto, il proprietario può trattenere la caparra? Attenzione a questi casi: cosa dice la legge.
Quando si stipula un contratto di affitto, uno degli aspetti più rilevanti da considerare è il deposito cauzionale, comunemente noto come caparra. Questo importo, che solitamente corrisponde a due o tre mensilità del canone di affitto, viene versato dall’inquilino al proprietario al momento della firma del contratto.
La legge italiana, in particolare l’articolo 11 della Legge 392/1978, stabilisce un limite massimo di tre mensilità per le locazioni abitative. Ma a cosa serve esattamente questa cauzione? E cosa succede se l’inquilino decide di lasciare l’appartamento prima della scadenza del contratto?
Il proprietario può trattenere la caparra se me ne vado prima?
Il deposito cauzionale ha una funzione fondamentale: garantire il locatore contro eventuali inadempimenti da parte dell’inquilino durante la locazione. In particolare, la cauzione serve a coprire:
- Mancati pagamenti: Se l’inquilino non paga i canoni di locazione o le spese accessorie (come le utenze o i costi condominiali), il proprietario può utilizzare la cauzione per coprire tali debiti.
- Danni all’immobile: La cauzione è anche destinata a risarcire eventuali danni materiali causati all’immobile o ai suoi arredi, che superano la normale usura derivante da un uso corretto e diligente della proprietà.
È importante sottolineare che il deposito cauzionale non ha una natura punitiva e non deve essere considerato come una penale in caso di recesso anticipato dall’affitto. La decisione di risolvere anticipatamente un contratto di locazione non conferisce automaticamente al locatore il diritto di trattenere la cauzione. Infatti, l’obbligo principale del locatore è restituire il deposito cauzionale non appena l’inquilino ha riconsegnato l’immobile, di solito attraverso la restituzione delle chiavi. Tuttavia, ci sono delle eccezioni. Se l’inquilino lascia l’appartamento senza dare il preavviso richiesto (di solito sei mesi), il proprietario può trattenere la cauzione per compensare le mensilità non pagate.
È fondamentale, quindi, che l’inquilino sia a conoscenza delle clausole contrattuali che riguardano il preavviso e i diritti e doveri associati al recesso anticipato. Esiste anche la possibilità di recedere dal contratto per giusta causa. Questo si verifica quando si presenta un evento imprevisto che rende difficile o impossibile per l’inquilino continuare il contratto, come un trasferimento lavorativo improvviso. In questi casi, è comunque necessario dare un preavviso di sei mesi, e il pagamento delle mensilità di preavviso non può essere omesso, nemmeno se l’immobile viene lasciato libero da arredi e persone.

Se l’inquilino ha riconsegnato l’immobile e il proprietario si rifiuta di restituire la cauzione, l’inquilino ha diverse opzioni. La prima è inviare una lettera formale al locatore, richiedendo la restituzione dell’intero importo della cauzione, maggiorato degli interessi legali maturati. È consigliato specificare un termine preciso per la restituzione e avvertire che, in assenza di un’azione legale da parte del locatore, la trattenuta sarà considerata illegittima. Se la richiesta non ottiene risposta o viene rifiutata, l’inquilino può contattare un’associazione di tutela degli inquilini o un avvocato per ricevere assistenza legale. Se il proprietario persiste nel non restituire la somma, l’inquilino può avviare un’azione legale per recuperare quanto dovuto, utilizzando strumenti come il decreto ingiuntivo.
È cruciale ribadire che il semplice fatto di lasciare l’appartamento prima della scadenza del contratto non comporta automaticamente la perdita della cauzione. Anche se il recesso anticipato può essere considerato un inadempimento contrattuale, il locatore non può trattenere la cauzione come forma di risarcimento forfettario. Deve dimostrare il danno subito e chiedere il risarcimento attraverso le vie legali. Quindi, la cautela e la chiarezza nelle comunicazioni e nei contratti sono fondamentali per evitare conflitti e malintesi riguardo al deposito cauzionale e ai diritti e doveri di entrambe le parti. Una buona gestione della locazione può prevenire spiacevoli sorprese e garantire un’esperienza di affitto più serena e positiva.