
Cosa cambia nel 2025 per l'IRPEF - Giustiziabrescia.it
Importante cambiamento per quanto riguarda gli scaglioni ed acconti IRPEF 2025: tutte le novità a seguito della modifica della norma
Il 23 aprile 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 55/2025, approvato dal Consiglio dei Ministri il giorno precedente, che modifica la disciplina degli acconti IRPEF per l’anno 2025. Questo intervento normativo si è reso necessario per correggere un difetto di coordinamento tra il decreto legislativo del 2023, attuativo della delega fiscale, che prevedeva per il solo 2024 la riduzione delle aliquote IRPEF da quattro a tre, e la legge di bilancio per il 2025, che ha reso strutturale la predetta riduzione di aliquote.
In particolare, il decreto legislativo del 2023 stabiliva che per il biennio 2024-2025 gli acconti dovessero essere calcolati con il vecchio sistema a quattro aliquote, generando confusione e possibili errori. Il rischio era un disallineamento tra il calcolo delle imposte e quello degli acconti, con il pericolo di versamenti superiori al dovuto. La legge di bilancio per il 2025 ha invece stabilizzato la riforma IRPEF a tre aliquote anche dal 2025 in poi.
Irpef 2025, chi non dovrà versare acconti
Il DL 55/2025 introduce norme di coordinamento tra il D.Lgs. 216/2023 e la legge di bilancio per il 2025 (L. 207/2024), chiarendo le regole sulla determinazione degli acconti IRPEF 2025 per evitare qualsiasi aumento del carico fiscale. A seguito dell’approvazione del decreto, si conferma che i lavoratori dipendenti e i pensionati senza redditi aggiuntivi non dovranno versare alcun acconto IRPEF per il 2025.

Per sostenere l’attuazione di queste modifiche, il decreto prevede un incremento del fondo di parte corrente di 245,5 milioni di euro per l’anno 2026, finanziato mediante la corrispondente riduzione di altri fondi previsti dalla legislazione vigente .
Questa correzione normativa è stata accolta positivamente dai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) e dai sindacati, che avevano sollevato preoccupazioni riguardo al potenziale aumento del carico fiscale per i lavoratori dipendenti e i pensionati. La CGIL, in particolare, aveva denunciato il disallineamento tra il decreto fiscale e la legge di bilancio, sottolineando il rischio di errori nei calcoli per il prossimo periodo fiscale. Al momento, invece, pare che l’eliminazione di queste maggiorazioni fiscali potrebbe garantire a molti contribuenti un risparmio fino a 260 euro.
Con l’entrata in vigore del DL 55/2025 il 24 aprile 2025, il Governo ha dimostrato la volontà di intervenire tempestivamente per correggere le incongruenze normative e garantire equità fiscale ai contribuenti. Questo intervento rappresenta un passo importante verso una maggiore chiarezza e coerenza nel sistema tributario italiano.