Economia

Domanda respinta per ISEE errato: come muoversi

La corretta compilazione della documentazione per ottenere l’ISEE è fondamentale. Ecco i passaggi da seguire

La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è fondamentale per ottenere l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), necessario per accedere a numerose agevolazioni e bonus statali. Tuttavia, errori nella compilazione possono comportare sanzioni significative e la perdita dei benefici ottenuti.

Come vedremo, è fondamentale prestare la massima attenzione nella compilazione della DSU per evitare errori che possono comportare sanzioni e la perdita di benefici. In caso di errore, è importante agire tempestivamente per correggerlo e, se necessario, richiedere il risarcimento per eventuali danni subiti.

Come correggere un ISEE errato

Se si scopre un errore nella DSU presentata, è possibile intervenire per correggerlo:

  • Presentazione di una Nuova DSU: È possibile compilare e inviare una nuova DSU con i dati corretti.

  • Utilizzo del Modello Integrativo FC3: Questo modello consente di integrare o modificare specifiche informazioni nella DSU già presentata.

La correzione può essere effettuata gratuitamente tramite l’app INPS Mobile, disponibile per dispositivi Android e iOS, accedendo con SPID, CIE o CNS. In alternativa, ci si può rivolgere a un CAF; tuttavia, a partire dal 2023, le correzioni successive alla prima DSU possono comportare un costo, generalmente tra i 15 e i 25 euro, poiché l’INPS non rimborsa più i CAF per queste operazioni. 

Rischi sanzioni economiche importanti – (giustiziabrescia.it)

Gli errori nella DSU possono avere conseguenze gravi:

  • Sanzioni Amministrative: Se l’errore ha portato a un beneficio economico indebito inferiore a 3.999,96 euro, si rischia una multa da 5.164 a 25.822 euro, senza superare il triplo del beneficio ottenuto.

  • Sanzioni Penali: Se l’importo percepito indebitamente supera i 3.999,96 euro, si può incorrere in reclusione da sei mesi a tre anni, secondo l’articolo 316 ter del Codice Penale.

  • Restituzione dei Benefici: È obbligatorio restituire le somme indebitamente percepite o la differenza tra quanto ricevuto e quanto effettivamente spettante.

Se l’errore nella DSU è imputabile al CAF o a un altro intermediario fiscale, il contribuente ha diritto a richiedere la correzione e, in caso di danno economico, un risarcimento. È consigliabile inviare una comunicazione ufficiale al CAF tramite raccomandata A/R o PEC, sollecitando la correzione dell’errore e il risarcimento del danno subito. In caso di mancata risposta o rifiuto, si può procedere per vie legali.

Per evitare errori nella compilazione della DSU:

  • Verificare Attentamente i Dati: Controllare con precisione tutte le informazioni inserite, inclusi i dati relativi ai componenti del nucleo familiare.

  • Conservare la Documentazione: Mantenere tutta la documentazione utilizzata per la compilazione della DSU, utile in caso di necessità di dimostrare la buona fede.

  • Consultare Esperti: In caso di dubbi, rivolgersi a un CAF o a un consulente specializzato per assistenza nella compilazione. 

Claudio Rossi

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