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Turno di notte, le strade per farsi esonerare in maniera legale

Esistono molte strade legali per ottenere l’esonero sul turno di lavoro notturno. Ecco una mini guida per orientarsi

Il lavoro notturno è una realtà per molti settori produttivi, ma non tutti i lavoratori sono obbligati a svolgerlo. La legge italiana prevede specifiche tutele per alcune categorie di lavoratori, offrendo la possibilità di richiedere l’esonero dal turno di notte.

Secondo la normativa vigente, il lavoro notturno è definito come l’attività lavorativa svolta per almeno 7 ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le 5 del mattino. Un lavoratore è considerato “notturno” se svolge abitualmente almeno tre ore del suo orario lavorativo durante il periodo notturno o se effettua lavoro notturno per almeno 80 giorni lavorativi all’anno, salvo diversa disposizione dei contratti collettivi.

Il lavoro notturno, pur essendo essenziale in molti settori, può non essere adatto a tutti i lavoratori. La normativa italiana offre tutele specifiche per garantire il benessere dei lavoratori, permettendo l’esonero dal turno di notte in determinate circostanze. È fondamentale che i lavoratori siano informati sui loro diritti e seguano le procedure corrette per richiedere l’esonero, assicurandosi di fornire tutta la documentazione necessaria.

Come ottenere l’esenzione sul turno notturno

La legge italiana identifica specifiche categorie di lavoratori che hanno il diritto di essere esonerati dal lavoro notturno:

Come ottenere l’esenzione dal lavoro notturno? – (giustiziabrescia.it)
  • Genitori di bambini piccoli: la madre o il padre convivente di un bambino di età inferiore a 3 anni possono richiedere l’esonero.

  • Genitori affidatari: il lavoratore o la lavoratrice unico affidatario di un figlio minore di 12 anni ha diritto all’esonero. 

  • Assistenti di persone con disabilità: chi ha a carico un soggetto disabile riconosciuto ai sensi della Legge 104/1992 può essere esonerato dal lavoro notturno. 

  • Donne in gravidanza: le lavoratrici in stato di gravidanza, dalla conferma della gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino, non possono essere obbligate a svolgere lavoro notturno. 

  • Minori: i lavoratori minorenni non possono essere impiegati in attività lavorative notturne. 

Il lavoro notturno può avere effetti negativi sulla salute, contribuendo a disturbi come insonnia, depressione, ansia o ipertensione. In tali casi, il lavoratore può richiedere l’esonero presentando una certificazione medica che attesti l’inidoneità al lavoro notturno. Il medico competente aziendale ha il compito di valutare l’idoneità del lavoratore e può rilasciare un certificato di inidoneità al lavoro notturno, che il lavoratore può utilizzare per richiedere l’esonero. 

Per ottenere l’esonero dal turno di notte, il lavoratore deve presentare una richiesta formale al datore di lavoro, allegando la documentazione che giustifica la richiesta (ad esempio, certificati medici o documenti che attestano la situazione familiare). È consigliabile utilizzare moduli fac-simile disponibili online per facilitare la redazione della richiesta. 

Il datore di lavoro è tenuto a rispettare le disposizioni di legge e non può obbligare un lavoratore a svolgere lavoro notturno se rientra nelle categorie esonerate. Inoltre, deve garantire che i lavoratori assegnati al turno di notte siano idonei a svolgere tale attività, sottoponendoli a visite mediche periodiche per valutare la loro idoneità. 

Claudio Rossi

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