Curiosità

Quante volte avrete sentito lo scherzo di scappare in Messico, ma cosa succederebbe a farlo?

Il sogno di una vita nuova in un paese straniero, lontano dai problemi e dai pesi del passato, è un’idea affascinante per molti.

Spesso, tra i motivi di questo desiderio c’è anche la speranza di sfuggire a obblighi come il mantenimento, soprattutto in situazioni di separazione o divorzio.

Cosa succede con il mantenimento se vado all’estero? – Giustiziabrescia.it

Ma è davvero possibile lasciare tutto alle spalle e “evitare” il mantenimento trasferendosi all’estero? La risposta, come spesso accade, non è così semplice. Andiamo a vedere insieme.

Cosa succede con il mantenimento se vado all’estero?

Ci sono alcune importanti questioni che vanno approfondite. Innanzitutto, è fondamentale ricordare che le leggi sul mantenimento sono specifiche di ogni paese. Ciò significa che un accordo raggiunto in Italia potrebbe non essere valido in un altro paese, e viceversa.

Le leggi sul mantenimento cambiano in base al paese in cui ci si trova – Giustiziabrescia.it

Inoltre, trasferirsi all’estero non significa automaticamente essere esenti da obblighi. Se si è sottoposti a un provvedimento giudiziario, questo potrebbe essere riconosciuto anche nel nuovo paese di residenza, in base a trattati internazionali o accordi di cooperazione giudiziaria.

Un caso particolare è quello degli Stati Uniti, dove l’applicazione della “Child Support Enforcement” può essere molto rigorosa, e la ricerca di un genitore che non versa il mantenimento può essere molto efficace.

Al contrario, ci sono situazioni in cui il trasferimento all’estero può effettivamente complicare il recupero del mantenimento. La difficoltà nel reperire informazioni sul nuovo domicilio del debitore, la mancanza di collaborazione tra i tribunali dei diversi paesi, e le spese legali aggiuntive per azioni internazionali possono rendere il percorso più arduo.

In definitiva, la scelta di trasferirsi all’estero per “evitare” il mantenimento è un’opzione molto rischiosa. La possibilità di essere comunque perseguiti, le difficoltà nel gestire legalmente la situazione e le ripercussioni sulle relazioni con i figli, rendono questa soluzione poco consigliabile. È importante ricordare che la soluzione migliore per affrontare un problema di mantenimento è sempre la collaborazione e la ricerca di un accordo reciprocamente accettabile.

Se si sta pensando di trasferirsi all’estero, la cosa migliore da fare è rivolgersi a un professionista del diritto, come un avvocato specializzato in diritto internazionale o in separazioni e divorzi, per ricevere informazioni specifiche sulla propria situazione e le possibili conseguenze del trasferimento. Solo un esperto può fornire una valutazione accurata e una consulenza adeguata in base alle proprie esigenze individuali.

Federico Chiarenza

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