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Figli a carico, fino a che età e quali spese puoi scaricare dalle tasse

Fin quando un figlio è a carico e cosa posso scaricare dalle tasse

Fino a quando il figlio è a carico dei genitori e ha diritto agli alimenti?
La questione del mantenimento dei figli da parte dei genitori è sempre stata di grande rilevanza sia nel diritto familiare che in quello fiscale. Un figlio minorenne è automaticamente considerato a carico, ma la situazione si complica con il raggiungimento della maggiore età. La legge prevede che i genitori siano tenuti al mantenimento del figlio maggiorenne fino a quando questo non diventa economicamente autonomo, indipendentemente dal tipo di lavoro svolto, purché questo gli permetta una vita dignitosa.

Avere figli da mantenere è costoso – Foto | Giustiziabrescia.it

Anche i giovani con disabilità grave hanno diritto al mantenimento per tutta la vita. Per i maggiorenni, invece, l’autonomia finanziaria viene valutata in base alla capacità di sostentarsi attraverso un’occupazione lavorativa adeguata alle proprie competenze e formazione. Tuttavia, superati i 30/35 anni, si presume che l’incapacità di trovare un impiego sia dovuta più a una mancanza di impegno personale che alla situazione del mercato del lavoro.

Fino a quando il figlio è fiscalmente a carico dei genitori?
Dal punto di vista fiscale, le regole sono leggermente diverse. I limiti d’età e reddituali determinano se un figlio può essere considerato fiscalmente a carico dei genitori. Fino ai 21 anni, il reddito annuo del figlio non deve superare €2.840,51; tra i 21 e i 24 anni il limite sale a €4.000; oltre questa età si ritorna al limite precedente senza restrizioni d’età.

Importante notare che per essere considerati fiscalmente a carico non è necessario risiedere nella stessa abitazione dei propri genitori: anche chi vive altrove o all’estero può essere considerato tale se rispetta i criteri reddituali stabiliti dalla legge.

La non convivenza non fa finire gli obblighi dei genitori – Foto | Giustiziabresicit

Quali sono le spese per i figli “a carico” che si possono scaricare dalle tasse?
Le detrazioni fiscali rappresentano uno strumento importante per alleggerire il peso economico sostenuto dai genitori per la cura e l’educazione dei propri figli. Tra le spese detraibili troviamo quelle sanitarie, educative (scuole materne fino all’università), assicurazioni specifiche (sul rischio morte o invalidità permanente), iscrizioni sportive per ragazzi tra 5 e 18 anni ed infine canoni di locazione o contratti d’ospitalità per studenti universitari fuori sede.

Per poter usufruire delle detrazioni fiscali è fondamentale che le spese siano documentate correttamente: devono essere intestate al genitore oppure ripartite equamente tra entrambi se entrambi intendono beneficiarne nella dichiarazione dei redditi.

In conclusione (anche se non richiesta una conclusione esplicita), comprendere fino a quando un figlio può essere considerato legalmente ed economicamente “a carico” aiuta ad orientarsi meglio nelle responsabilità parentali sia sotto l’aspetto dell’obbligo di mantenimento sia in termini fiscali.

Alessandro Fabiani

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