Curiosità

Pulizia del cervello: il sonno aiuta a ripulirlo come crediamo? La risposta scientifica ti sconvolgerà

Si dice spesso che il sonno aiuti le funzioni cognitive e la salute del cervello, ma è davvero così? Uno nuovo studio aiuta a fare chiarezza.

Il sonno è importante per chi pratica sport, ma in generale anche per preservare le funzioni ormonali e cerebrali nel corso del tempo. Sappiamo, infatti, che si tratta di un vero e proprio toccasana per la produzione di testosterone e di molti altri cicli legati al sonno e che avvengono ogni notte a orari ben precisi.

Dormire aiuta a eliminare le tossine? La risposta degli scienziati – Hiustiziabrescia.it

Di conseguenza, un riposo insufficiente o disturbato può avere ricadute dirette sullo stato di salute generale e molti professionisti della sanità da sempre sottolineano quanto sia importante dare priorità al riposo, avendo anche una corretta routine, che dovrebbe prevedere l’allontanamento dei dispositivi elettronici e del rumore prima di andare a dormire e subito dopo esserci svegliati.

Ma non solo. In molti hanno anche sostenuto per anni che il sonno aiuti a ripulire il cervello dalle tossine in eccesso, ma è davvero così? In questo caso, è importante citare un nuovo studio sui topi che ha chiarito in maniera quasi inequivocabile le modalità con cui il cervello elimina le scorie. I risultati potrebbero stupirvi, ma in ogni caso non vogliono togliere importanza al riposo quotidiano e notturno di cui tutti noi abbiamo bisogno.

Come il cervello elimina davvero le tossine: lo studio che fa riflettere la comunità scientifica

Il liquido cerebro-spinale è fondamentale per la pulizia del sistema cerebrale e, proprio per questa ragione, un gruppo di neuroscienziati dell’Imperial College London ha seguito tutti i suoi movimenti e le sue funzioni nei topi in tre diversi momenti: quando gli animali erano svegli e attivi, quando dormivano e anche durante l’anestesia generale.

Il sonno non sarebbe associato alla salute del cervello – Giustiziabrescia.it

Hanno avuto dati sorprendenti: quando dormivano o erano sotto anestesia (riposo forzato), l’attività di pulizia era addirittura ridotta rispetto a quando erano vigili e attivi. Si parla addirittura di una riduzione che varia dal 30 al 50%. Come spesso capita, ora bisogna capire se questi esiti possano essere estesi anche agli esseri umani, rivedendo anche la mancanza di sonno come fattore di rischio per un gran numero di patologie cerebrali, dalle demenze all’Alzheimer.

C’è anche chi ha ipotizzato che la difficoltà nel prendere sonno possa essere uno dei primi sintomi di queste gravi malattie croniche e degenerative. Per il momento lo studio di cui vi abbiamo parlato, pubblicato su Nature Neuroscience, toglie peso all’importanza del riposo e a cosa conduce la sua insufficienza, ma dovranno seguire ulteriori ricerche, soprattutto sugli uomini, per avere dati più precisi.

Cristina P.

Giornalista professionista, amante della politica e anche dello sport.

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